Stress: imparare a riconoscerlo per gestirlo al meglio
Lo stress è diventato il compagno di viaggio per la maggior parte di noi.
Alcuni studiosi lo hanno paragonato ad un killer che agisce silenzioso, lentamente: lo stress si accumula nel corso del tempo. Spesso sottovalutiamo o ignoriamo le piccole tensioni di tutti i giorni fino a quando la nostra salute subisce un contraccolpo tale per cui non è più possibile ignorare quello che sta succedendo.
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COS’È LO STRESS?
Una semplice definizione di stress è
una tensione interiore che si origina quando dobbiamo adattarci alle pressioni che agiscono su di noi
Naturalmente è importante sottolineare che ognuno di noi riesce a tollerare un livello diverso di tensione; ci sono persone capaci di vivere in modo soddisfacente nonostante siano afflitte da importanti problemi familiari o professionali, mentre altre si sentono schiacciate da questioni di importanza modesta.
GLI STRESSOR
E’ importante imparare a distinguere tra STRESS e STRESSOR.
Lo stress, come abbiamo già detto, è la tensione che si genera in noi. Selye, che fu il primo a introdurre il concetto di stress, definì lo stress come
una condizione aspecifica che permette all’organismo di adattarsi a qualunque sollecitazione gli venga imposta
Lo stressor invece può essere definito come
uno stimolo di varia natura – fisico, ambientale, metabolico, culturale, psicologico, affettivo – che genera stress nell’organismo
Come si può capire leggendo le due definizioni, che evidentemente sono strettamente correlate tra loro, si parla di stress in senso generale, e non con una connotazione necessariamente negativa: lo stress infatti è una risposta ad uno stimolo, e come tale fondamentalmente neutro.
Si può infatti distinguere tra “stress buono” (o eustress, dal greco eu-buono) e “stress cattivo” (o distress) a seconda di come reagiamo allo stimolo e al tipo di agente stressante (stressor).
Ecco quindi che appare chiaro come il concetto di stress sia estremamente soggettivo (lo stesso agente stressante può generare eustress o distress in persone diverse e nella stessa persona a seconda “di come viene vissuto”).
Ma quali sono gli stressor, gli agenti stressanti?
L’elenco è potenzialmente infinito: abbiamo detto che stressor è qualunque stimolo che genera una sollecitazione all’organismo!
Per praticità dividiamo gli stressor – escludendo quelli fisici e metabolici – in tre macro categorie:
- Eventi – grandi e piccoli – imputabili all’ambiente esterno
- Stili di vita, atteggiamenti, idee riconducibili al carattere e alla struttura di personalità
- Eventi connessi all’ambiente di lavoro
In particolare l’ultima categoria – il lavoro – ha un ruolo fondamentale nella vita di ciascuno di noi, e come tale è una potenziale fonte di stress molto importante. È possibile individuare e comprendere le pressioni a cui siamo esposti nella nostra vita professionale rispondendo a questo questionario.
COME SI MANIFESTA? I SINTOMI DELLO STRESS
Il primo passo per gestire lo stress è imparare a riconoscerlo, anche se ciò non è sempre facile in quanto siamo portati a sottovalutare i nostri ritmi e a non riconoscere i segnali di allarme.
Un ruolo importante in questo processo di sottovalutazione deriva dal nostro stile di vita; l’importanza che rivestono per ciascuno di noi doveri e impegni riducono sempre di più lo spazio che possiamo dedicare a noi stessi.
Bisogna ricordarsi che le piccole tensioni si sommano nel tempo (effetto accumulo); di conseguenza c’è il rischio di non accorgersi di quanto sta accadendo fino a quando salute, stato emotivo, rapporti relazionali non iniziano a deteriorarsi.
L’elenco degli indizi che ci possono aiutare a capire il grado di stress che stiamo sopportando è molto vasto; quando gli effetti dello stress diventano evidenti comportano delle reazioni su tre piani diversi:
- Fisico
- Psicologico
- Comportamentale
È possibile testare il nostro grado di esposizione allo stress verificando la presenza di alcuni tra questi sintomi rispondendo a questo questionario.
CHE COSA FARE?
Rassegnarsi a sentirsi sempre “sotto pressione”, oppure imparare a conoscerne le dinamiche per poterlo gestire ed evitare che diventi un problema per la salute e l’attività professionale?
È possibile intervenire, in modo pratico e mirato con il supporto di un professionista, imparando a riconoscere le fonti dello stress nella vita professionale, a gestirlo nell’immediato e sul lungo periodo, “facendo il punto” con noi stessi, con la nostra carriera e con i nostri ritmi di vita, in modo da ritrovare la giusta motivazione e il ritmo per realizzare ciò che ci siamo prefissati.
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